Ruote pazze con radicchio e casatella
Ricette > Primi Piatti
Ingredienti per 4 persone:
320 g. di ruote pazze Benedetto Cavalieri
200 g. di Radicchio Rosso di Treviso IGP
120 g. di Casatella Trevigiana DOP
1/2 porro
parmigiano reggiano
olio evo
zucchero
sale q. b.
pepe q. b.

Preparazione:
Cuocere le ruote pazze in abbondante acqua salata.
Pulire il porro eliminando le radichette e la parte finale. Togliere la guaina esterna e la parte verde e tritarlo finemente. In una padella aggiungere un poco di olio e farlo appassire aggiungendo un poco di acqua calda. Aggiungere un poco di sale, un pizzico di zucchero e unire il radicchio lavato e tagliato a listarelle sottili.
Continuare la cottura a fiamma bassa per circa una decina di minuti, aggiungendo poco alla volta, se necessario, altra acqua. Quando il radicchio sarà morbido spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.
Quando sarà raffreddato regolare di sale e pepe, versare il radicchio nel mixer e frullarlo sino ad ottenere un composto cremoso.
In una padella diluire la crema di radicchio con alcuni cucchiai di acqua di cottura della pasta, aggiungere le ruote pazze al dente e mescolare bene. Aggiungere il parmigiano reggiano e la casatella e mescolare bene. Impiattare ed aggiungere qualche foglia di timo tritato e alcune listarelle di radicchio crudo.
A noi piace....
Ruote pazze Benedetto Cavalieri

E' un formato di pasta molto originale prodotto in un pastificio artigianale di Maglie in Puglia. La famiglia Cavalieri già dal 1800 era dedita alla coltivazione del grano duro nel centro della Puglia, ma è dal 1872 che Andrea Cavalieri, mettendo a frutto il patrimonio di esperienze nella coltivazione e molitura del grano duro, ereditate dal padre Benedetto Cavalieri inaugura nel 1918 il pastificio con il nome del padre lavorando il grano duro “fino selezionato” delle soleggiate colline di Puglia e Basilicata. Da quel giorno la parola d’ordine è la qualità che è raggiunta con un metodo di lavorazione che viene definito “delicato” per la prolungata impastatura, la lenta gramolatura, la pressatura e la trafilatura al bronzo seguite da una lenta essiccazione a bassa temperatura. Questo metodo di lavorazione consente di custodire il sapore tipico del grano ed assicura una consistenza assolutamente naturale e una grande permeabilità ai condimenti. Questo metodo di lavorazione garantisce anche la completa conservazione dei preziosi valori nutritivi del grano duro di buona qualità che viene utilizzato per la preparazione della pasta.
Le “ruote pazze” sono così chiamate nella tradizione salentina perchè non sono perfettamente circolari e dopo la cottura non si schiacciano come accade per altri formati di pasta e consentono al condimento di penetrare bene all'interno come nel caso della nostra crema al radicchio e casatella.
Una curiosità: le ruote pazze sono citate nel film di Ferzan Özpetek “Mine Vaganti”.
Il Radicchio Rosso di Treviso IGP precoce - Cichorium intybus

Ti potrebbe interessare anche