Finocchio di mare sott'olio
Fatti in casa...
Il finocchio di mare è una pianta spontanea che ha il suo habitat nei litorali rocciosi marini. Il finocchio marino è una pianta perenne che di è evoluta adattandosi a vivere in ambiente fortemente salmastro, che sarebbe proibitivo per le la maggior parte delle specie vegetali. E' una pianta ottima in cucina dove può essere consumata per arricchire insalate ma noi ve la proponiamo leggermente lessata in acqua e aceto e conservata sott'olio. Sarà perfetta per insaporire le vostre insalate ed i piatti di mare!
Ingredienti:
200 g. di finocchio di mare
100 g. di finocchio
350 ml. di acqua
250 ml. di aceto di mele
mix di erbe aromatiche e spezie (pepe rosa, pepe verde, coriandolo)
olio evo q. b.
sale q. b.

Preparazione:
Lavare il finocchio marino ed eliminare i gambi grossi.
Pulite i gambi del finocchio o le coste e tagliarle a fette dello spessore di mezzo centimetro.

Portare a bollore una pentola capiente con l'acqua e l'aceto di mele. Quando l'acqua bolle aggiungere il sale grosso e poi cuocere per 2/3 minuti.
Scolare lil tutto su un canovaccio pulito e lasciarle asciugare bene. Nel frattempo, lavare e sterilizzare i vasetti.
Disporre i ciuffi del finocchio e mare ed i bastoncini di finocchio all'interno dei contenitori fino ad un paio di centimetri dal bordo uno strato di finocchi ed un poco del mix di spezie. Pressare bene e coprire con olio evo. Schiacciare bene con una forchetta per eliminare l'aria eventualmente rimasta nel vasetto rimasta tra uno strato e l'altro. Posizionate l'apposita griglietta separa alimenti, per far in modo che le verdure restino coperte dall'olio. Chiudere bene i vasi e disporli in una pentola piena di acqua avvolti in cavovacci. Lasciare bollire i vasetti per circa venti minuti. Spegnere il fuoco e lasciarli raffreddare.
Attendere almeno una settimana, prima di consumare.

Il Finocchio marino - Crithmum maritimum L.

E' una pianta rizomatosa che presenta fusti robusti e ramificati alti fino ad una cinquantina di centimetri. Questa pianta ha foglie alterne e succulente con lamina divisa in segmenti lanceolati e le cui infiorescenze caratteristiche sono a forma di ombrelle con una moltitudine di fiori giallo-verdognoli. E' una pianta diffusissima su tutte le coste italiane e proprio per questo non è considerata a rischio ed era già nota nell'antichità tanto che Caio Plinio il Giovane la cita per le sue proprietà diuretiche e vermifughe.
È una pianta che ha un notevole contenuto di vitamine e di minerali ed è nota per le proprietà aromatiche, aperitive, digestive e diuretiche. Ovviamente è una pianta edibile ed al Sud i rametti teneri vengono raccolti, mondati dalle parti dure e fibrose, nonché dalle foglie ingiallite e maltrattate, lavati e possono essere consumati in vari modi.
E' una pianta che potrebbe essere coltivata. Si propaga facilmente per seme oppure si può procedere con la divisione dei cespi delle piante adulte in primavera.
(Si ringrazia La Casa delle Grasse)
La pastorizzazione

La pastorizzazione consiste nel far bollire i contenitori con le conserve. È un trattamento di stabilizzazione termica e sanificazione degli alimenti, e può essere effettuato anche in casa. Si affianca all'altro sistema di preparazione di una sana conserva quale è l'acidificazione. La pastorizzazione è in grado di distruggere molti microorganismi ed evitare la comparsa di muffe e funghi. Il tempo necessario per la pastorizzazione dipende dal tipo di conserva, dal tipo di contenitore e dalla sua grandezza e tale tempo deve essere considerato dal momento in cui l’acqua raggiunge una vigorosa ebollizione. Considerate che nei contenitori di metallo gli scambi termici sono più veloci e pertanto il tempo di pastorizzazione sarà minore rispetto ai contenitori di vetro ed ai contenitori più grandi che necessitano di tempi di pastorizzazione più lunghi. Una volta terminato il tempo di pastorizzazione dopo 5-10 minuti sarà possibile estrarre i contenitori dalla pentola, lasciandoli raffreddare avvolti in una coperta di lana oppure posso anche essere lasciati a raffreddare completamente in acqua. Al termine verificate che i contenitori siano chiusi ermeticamente con il raggiungimento del vuoto nei contenitori. I tappi o le capsule di metallo dovranno apparire leggermente concavi e premendo con il dito al centro della capsula o del tappo non si deve sentire un “click clack”.
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