Streccapògn (stringi pugno), l'erba spontanea depurativa di fine inverno
Pubblicato da fichicaramellati in Prodotti · Mercoledì 06 Feb 2019
Tags: streccapogn, erbe, spontanee, verdure, radicchi, campo, primi, piatti
Tags: streccapogn, erbe, spontanee, verdure, radicchi, campo, primi, piatti
E' un'erba spontanea che troviamo nei terreni grassi ed incolti e talvolta ai margini delle strade. E' una pianta a forma di rosetta, con foglie che possono essere pelose e che si raccoglie quando non è troppo grande. Il nome lo deve al fatto che soprattutto quando si formano i boccioli prende la forma di un piccolo pugno perchè tende con le foglie ad avvolgere il bocciolo. Alla fine dell'inverno tende anche ad assumere una colorazione delle foglie tendente al rosso scuro per la presenza di antociani e tende a riprodursi molto facilmente, anche se talvolta, se proviamo a seminarla, non dà gli effetti sperati. Per riprodursi usa un soffione simile a quello del tarassaco, che è un suo parente prossimo, ed talvolta è una infestante dei prati.
Lo streccapògn, magari odiato dai giardinieri, presenta però proprietà depurative, ipoglicemizzanti e diuretiche e soprattutto spunta a fine inverno, per cui era ed è particolarmente apprezzato dai contadini, perchè tempi addietro, in questo periodo, non era facile trovare verdure fresche.
I piatti che si preparano sono semplici, e non servono grandi preparazioni culinarie per valorizzare questa pianta povera. Provatelo lessato e semplicemente condito con olio sale e aceto balsamico, appena scottato accompagnato con le uova strapazzate, oppure sempre scottato con uova e pancetta. Ma è anche ottimo per condire semplicemente dei piatti di pasta in cui il sapore leggermente aspro ed amaro conferirà una nota caratteristica.
Guarda la ricetta: Streccapògn con uovo e pancetta
Guarda la ricetta: Maritati con streccapògn e speck
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