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Tigelle modenesi

Pane & Co.
La tigella modenese, anche chiamata "crescentina", è un piatto dalle tradizioni antiche. Gli ingredienti della ricetta sono semplici anche in ragione della scarsità di prodotti nelle dispense  di un tempo. Era il pane degli abitanti dell'appennino modenese ed è un piatto da riscoprire per la sua bontà, la sua semplicità che può essere preparato facilmente in casa con lo stampo in alluminio oppure anche cotte sulla pietra refrattaria se si preferisce un prodotto più croccante.
Ingredienti:

1,5 kg. di farina manitoba
3 bustine di lievito di birra secco
1 l. di latte
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero
5 cucchiai di olio di semi
Tigelle modenesi
Preparazione:

Amalgamare in una ciotola capiente la farina, il sale, il lievito e lo zucchero.
Mescolare bene gli ingredienti e poi aggiungere poco alla volta il latte a temperatura ambiente e da ultimo l'olio.
Lavorare energicamente con le mani  fino ad ottenere un composto omogeneo.
Coprire il panetto ottenuto con un canovaccio umido e mettere da parte a lievitare a temperatura ambiente. Una volta raddoppiato il volume stendere la pasta con il mattarello con uno spessore di mezzo centimetro e con un coppapasta rotondo del diametro di otto centimetri ricavare le tigelle.
Coprirle ancora con un canovaccio e farle lievitare per un’altra ora. Fare scaldare la tigelliera a fuoco medio da entrambi i lati e poi posizionare i dischi di pasta. Chiudere il coperchio e fare cuocere per 2-3 minuti e comunque fino a che non saranno ben cotte. A mano a mano che sono cotte metterle in un cestino ben avvolte in un canovaccio. In questo modo rimarranno calde, morbide e fragranti.
Accompagnare le tigelle con affettati misti, pesto e squacquerone.
Tigelle modenesi
Tigella modenese

La tigella è un tipico pane dell'appennino modenese che deve il nome alle "tigelle", gli stampi di terracotta con i quali, una volta, venivano cotte le tigelle. Questi stampi sono dei dischi di terracotta, decorati con incisioni, che si mettevano a scaldare fra le braci del camino e, una volta ben caldi, venivano impilati mettendo, tra uno stampo e l'altro, i dischi dell'impasto e delle foglie di castagno. Oggi le tigelle si preparano cuocendole con le tigelliere, stampi per tigelle in alluminio che si utilizzano sul gas. Esistono anche tigelliere elettriche e tigelliere che le cucinano, senza lo stampo, su pietra refrattaria. Le tigelle vengono mangiate con la tradizionale “cunza” o “counza” modenese e bolognese che viene preparata con lardo battuto finemente e sale aromatizzato con aglio e rosmarino. La cunza detto anche "pesto" viene spalmata sulla tigella ancora ben calda in modo che inizia a fondere e sopra la cunza viene aggiunto abbondante parmigiano reggiano grattugiato. Oggi comunque si mangiano anche con salumi e formaggi oppure come pane per accompagnare secondi gustosi. Le tigelle che restano possono essere conservate in un sacchetto per alcuni giorni oppure possono essere congelate e mangiate una volta riscaldate in forno ben  caldo oppure al microonde utilizzando il piatto crisp.
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