Risotto al tartufo bianco
Risotti
Il risotto al tartufo é un piatto prelibato e raffinato. Nella maggior parte dei casi é preparato con tartufi meno nobili, ma ugualmente buoni quali lo scorzone, l’uncinato o il bianchetto, che sono reperibibi spesso e con un prezzo decisamente più abbordabile rispetto al tartufo bianco pregiato. Quello che vi proniamo è un risotto con il tuber magnatum pico, il più pregiato. Ne basteranno 8-10 grammi a porzione. Di più non ne serve e sarebbe sprecato. E per arricchirne il gusto, lasciate in frigorifero per due giorni una piccolissima pallina di tartufo in un vasetto con il riso con cui andrete a preparare il risotto.
Ingredienti per 4 persone:
320 g. di riso vialone nano semilavorato
1/2 scalogno
40 g. di burro
50 ml. di latte
parmigiano reggiano grattugiato
40 g. di tartufo bianco
brodo vegetale
½ bicchiere di vino bianco secco
olio evo
sale q. b.
pepe q. b.
Preparazione:
Preparare il brodo vegetale.
Riscaldare l’olio di oliva in un tegame, aggiungere lo scalogno tritato finemente e fare rosolare.
Versare il riso nel tegame e farlo tostare a fuoco vivace, sfumare con il vino bianco e, una volta che il vino sarà evaporato, abbassare la fiamma a fuoco medio e aggiungere poco alla volta il brodo, mescolando spesso e avendo cura di aspettare che sia stato assorbito prima di aggiungerne altro (la cottura del riso richiederà circa 20 minuti).
Nel frattempo in una padella antiaderente mettere il latte ed il parmigiano reggiano grattugiato e far sciogliere a fuoco molto basso, facendo attenzione a che il grana non faccia 'filare' la fonduta. Mettere da parte.
Nel frattempo pulire il tartufo bianco togliendo con un piccolo spazzolino la terra.
Man mano che il riso si asciuga bagnarlo con il brodo. Proseguire in questo modo fino a completa cottura del riso. Quando il riso sarà cotto al dente aggiungere prima il burro e poi la fonduta di parmigiano reggiano. Mantecare il risotto, spegnere il fuoco e farlo riposare per qualche minuto. Impiattarlo e grattugiare sul risotto il tartufo bianco utilizzando l'apposito affettatartufi.
Il Consiglio: Come conservare il tartufo bianco
Il metodo migliore per conservare il tartufo fresco è quello di avvolgerlo nella carta da cucina e riporlo in un vasetto di vetro chiuso in frigorifero. Giornalmente la carta dovrà essere sostituita in quanto tende ad inumidirsi.
È infatti importantissimo assicurarsi che la carta sia sempre asciutta consentendole di assorbire l’umidità dal tartufo, evitando così che si sviluppino muffe e il tartufo possa marcire.
Il riso Vialone nano semilavorato
Il riso Vialone Nano è tra le varietà di riso una delle più pregiate anche grazie alla sua grande versatilità in cucina. Il suo nome proviene dall’incrocio di due varietà, la varietà “Vialone” e la varietà “Nano” e trova le sue origini nelle zone tra Verona e Mantova.
Il chicco ha una grossezza media, una forma tonda e semilunga, ed un'ottima capacità di assorbire condimenti. Ottima è anche la tenuta in cottura.
Quello che proponiamo é un riso semintegrale, non troppo raffinato che resta pertanto ricco di elementi e fibre naturali e che assume una forte importanza dal punto di vista salutistico.
Rispetto al riso integrale presenta tempi ridotti in cottura e una eccezionale tenuta.
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