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Risotto ai topinambour

Risotti
Il topinambour, il cui sapore da crudo ricorda leggermente il cocco fresco mentre da cotto il delicato sapore del cardo e del carciofo, può essere mangiato in diversi modi: crudo e cotto. A noi piace particolarmente nel risotto e qui vi presentiamo una proposta con l'aggiunta della sapidità e della croccantezza della granella di pistacchi.
Ingredienti per 4 persone:

320 g. di riso
250 g. di topinambour
1 noce di burro
parmigiano reggiano grattugiato
brodo vegetale
½ bicchiere di vino bianco
1 scalogno
1 spicchio di aglio
olio evo
20 g. di pistacchi tostati e salati
sale q. b.
pepe q. b.
Risotto ai topinambour
Preparazione:

Preparare il brodo vegetale e mantenenrlo al caldo. Tritare finemente lo scalogno. Riscaldare l’olio di oliva in un tegame, aggiungere lo scalogno tritato e fare rosolare.
Versare il riso e farlo tostare a fuoco vivace, poi sfumare con il vino bianco e, una volta che il vino sarà evaporato, abbassare la fiamma e aggiungere poco alla volta il brodo, mescolando spesso e avendo cura di aspettare che sia stato assorbito il brodo prima di aggiungerne altro. Lavare, pelare e tagliare a fettine sottili i topinambour e farli cuocere in una padella con 1 spicchio di aglio, olio e sale per  circa 10 minuti. A cinque minuti dal termine della cottura del riso unire i topinambour. Mantecare con il burro e il parmigiano reggiano grattugiato. Impiattare e spoverare con un trito di pistacchi.
Risotto ai topinambour
Il Topinambour - Helianthus tuberosus L.

ll topinambour è una pianta perenne erbacea perenne originaria dell'America settentrionale ed è stata per anni quasi dimenticata  e che negli ultimi tempi è rivalutata e sta avendo un successo crescente.  La pianta che cresce anche spontaneamente sulle rive dei fiumi o dei fossi dove trova il suo ambiente ottimale assomiglia ad una grande margherita gialla oppure ad un piccolo girasole.
E' infatti una pianta della famiglia botanica delle Compositae alta fino a 2 metri, con foglie ovali e appuntite  e fiori a forma di capolino, gialli e larghi fino  a 12 centimetri che sbocciano in autunno.
E' una pianta utilizzata anche come foraggio per gli animali. La parte più importante della pianta è comunque il tubero che ricorda quello della patata anche se è più allungato, articolato, duro e non contiene amido.
Contiene invece inulina che a differenza dell'amido delle patate è completamente digeribile. E' un tubero che ha un bassissimo contenuto di calorie. La polpa è bianca e carnosa, il sapore è delicato ed appena dolce, ed assomiglia al cardo ed al carciofo.
Per questo negli ultimi anni è sempre più apprezzato in cucina con il quale si possono preparare preziose ricette. Infatti il topinambour può essere consumato sia crudo sia cotto.
Il Consiglio: Come scegliere i topinambour

Quando compriamo i topinambour, i tuberi devono essere sodi. Non guardate la forma infatti é normale che il topinambur sia di forma irregolare.
La buccia di colore marroncino violacea deve essere senza ammaccature o lesioni.
Dopo averlo pelato irroratelo con succo di limone per evitare che si ossidi. Si noti che è più facile pelarlo una volta cotto!
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