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Risotto con maccagno e nocciole

Risotti
Il  maccagno è un formaggio di alpeggio preparato con latte vaccino. Il sapore è dolce e ricorda la crema del latte e il burro e l'aroma è intenso. Cosa di meglio per un ottimo risotto abbinarci anche il sapore e la croccantezza delle nocciole del Piemonte?
Ingredienti per 4 persone:

320 g. di riso integrale S. Andrea
150 g. di maccagno
1/2 bicchiere di vino bianco
1 scalogno
brodo vegetale
1 noce di burro
30 g. di nocciole tostate
olio evo
sale q. b.
pepe q. b.
Risotto con maccagno e nocciole
Preparazione:

Preparare il brodo vegetale.
Riscaldare l’olio di oliva in un tegame, aggiungere lo scalogno tritato finemente e fare rosolare.
Versare il riso in un tegame e farlo tostare a fuoco vivace, sfumare con il vino bianco e, una volta che il vino sarà evaporato, abbassare la fiamma a fuoco medio e aggiungere poco alla volta il brodo, mescolando spesso e avendo cura di aspettare che sia stato assorbito il brodo prima di aggiungerne altro (la cottura del riso richiederà circa 45 minuti).
Nel frattempo lavare e polire le foglie di borragine. Sbollentarle per un paio di minuti nell'acqua bollente, scolarne in una ciotola con acqua fredda ed alcuni cubetti di ghiaccio. Scolarla bene e farla insaporire in una padella con con uno spicchio di aglio, olio e sale per un paio di minuti. Lasciare raffreddare e frullare con un filo di olio nel mixer fino ad ottenere una crema molto fine.
Quando iol riso sarà quasi cotto aggiungere la crema di borragine, la robiola e mantecare aggiungendo un paio di cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato. Fate riposare il risotto per qualche minuto e impiattarlo. Decorare con qualche pinolo leggermente tostato in padella.
Risotto con maccagno e nocciole
Il riso integrale
Riso Integrale Sant'Andrea DOP - Riso di Baraggia biellese e vercellese

Per questa ricetta suggeriamo di utlizzare il riso integrale Sant'Andrea di Baraggia. La Baraggia è un’area di produzione risicola situata nel nord-est del Piemonte, ai piedi del Monte Rosa (Alpi), nelle Province di Biella e di Vercelli caratterizzata da un clima con estati piuttosto fresche e con risaie irrigate dalle acque fredde che scendono dalle montagne. In questa zona il riso è coltivato sin dal 1600 e, a riconoscimento della qualità e della forte connotazione con il territorio, al riso di Baraggia è stato assegnato il riconoscimento di DOP (Denominazione di Origine Protetta). Il riso di Baraggia  ha una ottima tenuta alla cottura, una superiore consistenza e modesta collosità. A noi piace il riso integrale Dop di Baraggia biellese e vercellese nella varietà Sant'Andrea. E' un riso in cui la lavorazione si limita alla decorticazione e cioè viene tolta solo la parte dura che protegge il chicco di riso e prima di essere confezionato il riso passa in setacci, pulitori e in selezionatrice ottica per togliere tutti i difetti e le impurità.
Il riso integrale ha un tempo di cottura di circa 45 minuti che possono essere risotti a 30 minuti se cotto in pentola a pressione e solitamente viene bollito. Noi lo proponiamo cucinato come in un normale risotto con l'accortezza di aggiungere il brodo in maniera maggiore in modo che il riso sia sempre coperto. Questo perchè la parte esterna del chicco è ricca di fibra, vitamine e sali minerali, è molto più dura del riso normale e quindi il brodo o l'acqua di cottura impiegano più tempo per penetrare all'interno del chicco e cuocerlo.

Il riso integrale

Il riso integrale, ovvero il riso grezzo, è il riso ai cui chicchi viene tolta solo la lolla (la parte più esterna non commestibile). E' un riso che ha un indice glicemico più basso e circa il doppio dei micronutrienti (potassio, fosforo, ferro e vitamine del gruppo B) rispetto al riso bianco, più raffinato. Anche l’apporto di fibra, molto utile per prevenire le malattie intestinali e per tenere sotto controllo il colesterolo cattivo, è decisamente maggiore nel riso integrale rispetto al riso bianco.
Il vino in abbinamento
'Prestige' Lugana DOC - Cà Maiol

Il Lugana 'Prestige' nasce da uve di Trebbiano di Lugana in purezza coltivate in un terroir unico. I terreni sono situati a sud del Lago di Garda su un territorio unico, ove la calcarea, ricca di argilla, è il risultato di un processo millenario. Altro elemento da non sottovalutare é il  microclima  mite del  Lago  di  Garda che esprimono bianchi delicati e di grande freschezza.  La pressatura é soffice e la fermentazione in solo acciaio ci regalano un vino delicato, di colore giallo paglierino con riflessi dorati, con sentori di mela verde, lime e timo  selvatico.  Al gusto é fresco con richiami di frutti a polpa gialla ed erbe aromatiche con finale lievemente sapido e di buona  persistenza. E' un vino ottimo quale aperitivo, con piatti di pesce e crostacei e risotti. Va servito alla temperatura di 10 - 12 °C.
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