Torta tipo Barozzi
Dolci
Si narra che nel 1907, anno in cui la città di Vignola celebrava la ricorrenza del quarto anniversario della nascita del suo illustre cittadino Jacopo Barozzi detto “il Vignola”, Eugenio Gollini decise che a questo illustre architetto cinquecentesco avrebbe dedicato la Torta Barozzi®. Da quel momento la “Torta nera” sarebbe diventata “Torta Barozzi”, il nome con cui oggi è conosciuta. Oggi, come in quei tempi, viene prodotta dal Caffé-Pasticceria Gollini di Vignola con una ricetta originale e con un metodo segreto, ma con gli ingredienti bene indicati in ogni confezione. E' una ricetta originale che per alcuni versi assomiglia alla torta tenerina anche se l'aggiunta di alcuni ingredienti la rende unica. L’originalità di questo dolce consiste in una equilibratisso bilanciamento di arachidi, mandorle, cacao e caffè. Noi non vi proporremo certo quella torta, vi daremo la ricetta di una torta simile, ma non identica. Comunque è da provare accompagnata da un mascarpone leggermente morbido ad esaltarne ancora di più i suoi ingredienti unici.
Ingredienti:
4 uova intere
140 g. di zucchero
150 g. di burro
250 g. di cioccolato fondente
70 g. di arachidi tostate
50 g. di mandorle tostate
20 ml. caffè
20 g. di fondi di caffé
Preparazione:
Fare sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro. Nel frattempo separare i tuorli dagli albumi e mescolare i tuorli con lo zucchero. Aggiungere le mandorle e le arachidi tostate, i fondi del caffè e il caffè freddo. Mescolare bene il tutto e aggiungere infine il cioccolato fuso con il burro all'impasto. Montare gli albumi a neve ferma e aggiungerli progressivamente all'impasto mescolando dall’alto verso il basso per mantenere gonfio l'impasto. Rivestire con la carta di alluminio una teglia e versare il composto stendendolo bene. Cospargere la superficie dell'impasto con un cucchiaio di zucchero e nfornare in forno già caldo a 170° per circa 30 minuti. Quando la torta è cotta toglierla dal forno e farla raffreddare. Per servirla rovesciare la torta su di un vassoio e, senza togliere la carta stagnola, tagliarla. A questo punto togliere la stagnola e servirla magari accompagnata con qualche cucchiaio di dolce mascarpone leggermente morbido.
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