Capesante alla piastra con wasabi - Fichicaramellati.it

Vai ai contenuti

Capesante alla piastra con wasabi

Piatti di mare
Le capesante, note anche con il nome di conchiglia di San Giacomo, sono dei molluschi molto pregiati e apprezzati che si consumano prevalentemente cotti e che hanno una "carne" soda e saporita all’interno della grande conchiglia a forma di pettine. Il mollusco è diviso in due parti: il muscolo cilindrico, di colore bianco, sodo e carnoso, chiamato noce, e la parte di polpa più morbida di un bel color arancio chiamata corallo. Da provare scottate alla piastra con qualche goccia di wasabi, la salsa giapponese a base di rafano.

Ingredienti per 4 persone:

12 capesante
80 g. di pane grattugiato
10 g. di wasabi
prezzemolo
olio evo
sale q. b.
pepe q. b.
Capesante alla piastra con wasabi
Preparazione:

Togliere i molluschi (sia la noce sia il corallo) dalle conchiglie e sciacquarli sotto l'acqua corrente. Metterli ad asciugare su un foglio di carta da cucina.
Lavare sotto l'acqua fredda corrente le 12 mezze conchiglie di capesante e, se necessario, spazzolarle, poi metterle ad asciugare, capovolte, su carta da cucina.
In una ciotola preparare il mix per il condimento mettendo il pane grattuagiato, il wasabi, 1 ciuffo di prezzemolo tritato, un pizzico di sale e di pepe e infine un filo di olio evo. Mescolare bene.
Cospargere ogni capasanta con il mix di pangrattato. Posizionare le capesante sulla piastra ben calda e irrorarle con un filo di olio. Cuocere alcuni minuti per parte, regolare di sale e di pepe e servire ben calde accompagnate con salsa di soia. Guarnire con alcune foglioline di prezzemolo.
Capesante alla piastra con wasabi
'Lahn' Sauvignon - San Michele Appiano

E' un vino bianco prodotto con uve di Sauvignon in purezza. Le uve sono coltivate nei vigneti Lahn dai caratteristici terreni pietrosi e calcarei e caratterizzati dalla ricaduta dei venti freschi dal massiccio della Mendola. I vigneti sono infatti ubicati ad Appiano Monte (480-550 metri s.l.m.) con eposizione a sud/est. La vendemmia ha inizio a fine settembre con la raccolta e la selezione manuale delle uve e termina ad inizio ottobre. La fermentazione e l'affinamento sono sui lieviti in contenitori d'acciaio fino alla fine del mese di febbraio. Il risultato è un vino dal colore giallo paglierino con tenui riflessi verdi che all'olfatto le migliori caratteristiche del Sauvignon. Ci avvolgono le note agrumate accompagnate da sentori floreali che lasciano spazio a profumi di ananas, sambuco, uva spina e miele. In bocca è minerale, rinfrescante ed equilibrato con una perfetta freschezza. E' un vino che si accompagna meravigliosamente ai piatti più leggeri della cucina asiatica come sushi, ma anche agli speziati piatti con carni bianche. Ottimo comunque con gli antipasti di mare, il pesce alla griglia, i primi piatti leggeri e con verdure, le vellutate di verdura. Insomma un vino anche da tutto pasto.
Va servito alla temperatura di 10 - 12 °C e, se ben conservato, esprime tutta la sua personalità sino a quattro/cinque anni dalla vendemmia.
Potrebbero interessarti anche .....
Torna ai contenuti