Pappardelle con pancetta e stridoli - Fichicaramellati.it

Vai ai contenuti

Pappardelle con pancetta e stridoli

Primi piatti
Gli stridoli o strigoli  sono un'erba molto usata in Romagna dove, in cucina, si utilizzano  i getti e le foglie tenere ovali e lanceolate prima che la pianta formi i fiori, per condire la pasta o per insaporire le frittate. In questa ricetta vi proponiamo delle pappardelle condite con un sugo di stridoli e saporita pancetta. Un connubio perfetto!
Ingredienti per 4 persone:

400 g. di pappardelle all'uovo
150 g. di pancetta
80 g. di stridoli
1 spicchio di aglio
olio extravergine d’oliva
parmigiano reggiano
sale q. b.
pepe q. b.
Pappardelle con pancetta e stridoli
Preparazione:

Lavare gli stridoli e togliere le parti dure dei gambi. Asciugarli e farli appassire in una padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio facendo attenzione a non lasciarli cuocere troppo a lungo. Sminuzzare gli stridoli grossolanamente e mettere da parte. Nel frattempo portare ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocere le pappardelle.
Tagliare a listarelle la pancetta e scottarla in una padella con un filo di olio. Quando sarà rosolata aggiungerla agli stridoli sminuzzati e pepare (noi preferiamo non aggiungere sale in quanto la pancetta conferisce da sola la giusta sapidità).
Scolare la pasta e saltarla direttamente nella padella in cui è stato preparato il sugo con una abbondante spolverata di parmigiano reggiano e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e un filo di olio evo.
Gli Stridoli (Silene vulgaris)

Gli stridoli o strigoli (Silene vulgaris) sono un'erba molto usata in Romagna dove, in cucina, si utilizzano  i getti e le foglie tenere ovali e lanceolate prima che la pianta formi i fiori, per condire la pasta o per insaporire le frittate. Il nome deriva dal rumore che due foglie sfregate fra loro emettono. E' un'erba dalle foglie tenere, leggermente carnose e dal sapore delicato, che ricorda vagamente il sapore dei piselli freschi. In Romagna si trova spontanea vicino ai corsi d'acqua oppure nelle colline. Oggi è coltivata negli orti dove diviene perenne. In primavera genera un fiore a forma di palloncino ovoidale (lungo il doppio rispetto alla larghezza) che, se si schiaccia, emette un suono simile ad un leggero scoppio. E' per questo che gli stridoli sono anche chiamati con l'altro nome di “schioppetini”. Gli stridoli sono ricchi di vitamina C, sali minerali, saponine, mucillagini e di acidi grassi (acido oleico, linoleico, linolenico, palmitico e stearico) sono diuretici.
Nell'orto gli stridoli amano i luoghi soleggiati, un terreno sciolto, sabbioso e argilloso. Non necessita di annaffiature abbondanti, anche se in periodi particolarmente siccitosi deve essere irrigata.
Potrebbero interessarti anche .....
Torna ai contenuti