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Polenta al sugo di cinghiale

Primi piatti
Il sugo di cinghiale é ottimo per le cene invernali. Non è certamente un piatto veloce da preparare in quanto la carne deve marinare in una ciotola con gli odori e coperta dal vino rosso per una notte intera e poi, per la cottura, non bisogna avere fretta, la carne deve cuocere molto lentamente. Ma alla fine ne varrà la pena! Il cinghiale lo potete apprezzare come spezzatino in umido, con le pappardelle oppure, come in questa ricetta per condire la polenta.
Ingredienti per 4 persone:

per la polenta:
300 g. di farina di mais Bramata (grana grossa)
300 g. di farina di mais Fioretto (grana fine)
3 l. di acqua
sale q. b.

per il condimento:
500 g. di cinghiale
300 ml. di passata di pomodoro
750 ml. di vino rosso
2 carote
1 cipolla
4/5 spicchi di aglio
2 coste di sedano
5 foglie di alloro
rosmarino
10 bacche di ginepro
5 chiodi di garofano
salvia
olio extravergine d’oliva
sale q. b.
pepe q. b.
Polenta al sugo di cinghiale
Preparazione:

Tagliare il cinghiale a pezzetti con un coltello. Mettere il cinghiale a marinare con una carota a pezzetti, una costa di sedano, mezza cipolla, gli spicchi di aglio, le bacche di ginepro, qualche chicco di pepe e qualche chiodo di garofano, rosmarino, salvia, alloro e il vino rosso. Lasciare marinare il cinghiale per almeno 12 ore. Trascorso questo tempo scolarlo e gettare il vino rosso e le verdure.
Preparare un trito con carota, cipolla, sedano (non utilizzare gli odori già macerati in quanto hanno assorbito il "selvatico" del cinghiale) e metterlo in un tegame capiente nel quale versare un poco di olio evo. Cuocere a fiamma bassa in modo che non bruci. Quando gli odori saranno appassiti alzare la fiamma e aggiungere il cinghiale a pezzetti , un rametto di rosmarino, qualche foglia di alloro.
Fare rosolare bene la carne e dopo una decina di minuti sfumare con un bicchiere di vino rosso (possibilmente lo stesso che avete usato nella marinatura). Aggiungere poi la passata di pomodoro, regolare di sale e pepe. Mescolare bene e continuare la cottura per almeno un paio di ore a fuoco basso. Togliere il rosmarino, le foglie di alloro.

In una pentola a bordi alti portare ad ebollizione l’acqua con il sale.
Quando l’acqua raggiunge il bollore, versare le farine di mais (prima la farina bramata, poi il fioretto) e, sempre mescolando con una frusta, lasciare cuocere per circa 1 ora. Quando la polenta forma la crosticina sulle pareti della pentola è pronta. A cottura ultimata della polenta versarla su un tagliere di legno e lasciarla raffreddare.
Quando si sarà intiepidita tagliarla a fette alte un paio di centimetri e metterle in un piatto. Disporre le fette una di fianco all’altra. Condire la parte superiore con il sugo di cinghiale e, a piacere, cospargere con parmigiano reggiano grattugiato.
Il vino in abbinamento
'Nipozzano' Chianti Rufina Riserva DOCG - Marchesi de' Frescobaldi

Nipozzano Riserva è un simbolo della toscanità e presenta un indissolubile legame con il territorio.  Il Sangiovese e le uve complementari: Malvasia nera, Colorino, Merlot, Cabernet Sauvignon sono coltivate nel Chianti Rùfina, la sottozona più in altitudine del Chianti. Le uve vengono diraspate e sono sottoposte al processo fermentativo spontaneo in vasche di acciaio inox termoregolate. Al termine di questo processo il vino rimane nei tini per concludere la macerazione. In seguito alla svinatura avviene la fermentazione malolattica, condotta sempre in acciaio. Dopo circa un anno il vino è travasato in barriques, dove affina per circa 24 mesi. L’affinamento avviene per un ulteriore periodo in bottiglia. Nipozzano si presenta dal colore rosso rubino intenso che all'olfatto si presenta delicatamente fruttato ed esprime note di frutti rossi e di agrumi maturi, e poi eleganti note di viola e di tenue spezie. Al gusto è intenso, armonico, denso e persistente con tannini soffici e ben distribuiti. E' un grande vino che ben si presta ad accompagnare la carne rossa, gli affettati, ed anche con le carni bianche in umido. Ottimo con la carne alla griglia (Fiorentina) e con la carne di agnello al forno e con la "penna" e la cacciagione in genere. Va provato anche in abbinamento a formaggi pecorini non troppo stagionati. Va servito alla temperatura di 16-18 °C.
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