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Ruote pazze al cavolfiore violetto

Primi piatti
Le “ruote pazze” sono così chiamate nella tradizione salentina perchè non sono perfettamente circolari e dopo la cottura non si schiacciano come accade per altri formati di pasta e consentono al condimento di penetrare bene all'interno come nel caso della nostra sabbiatura del saporito condimento di cavolfiore violetto e olive nere.
Ingredienti per 4 persone:

320 g. di ruote pazze Benedetto Cavalieri
300 g. di cime di cavolfiore viola
60 g. di parmigiano reggiano
40 g. di alici del Mar Cantabrico
40 g. olive nere denocciolate
1 spicchio di aglio
olio evo
pangrattato
sale q. b.
pepe q. b.
Ruote pazze al cavolfiore violetto
Preparazione:

Pulire  il cavolfiore togliendo le foglie esterne e il torsolo. Lavarlo e  dividerlo in cimette non troppo grandi. Portate a bollore una pentola  con acqua e sale. Versare le cimette di cavolfiore e lasciare cuocere  per 7-8 minuti. Togliere dal fuoco e immergere subito in acqua e  ghiaccio. Per mantenere intatto il colore può anche essere utilizzata la  cottura a vapore. In questo caso prendere un cestello delle stesse dimensioni della pentola e mettere  5-6 cm di acqua nella pentola e portarla a bollore. Mettere nel  cestello le cimette di cavolfiore con la parte del gambo rivolta verso  il basso tentando di evitare le sovrapposizioni in modo da avere una  cottura più uniforme. Fate inoltre attenzione a che il cestello non  tocchi l’acqua. Mettere il coperchio e cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti.
Nel frattempo in una pentola di acqua bollente salata buttare le ruote.
In  una padella fare rosolare un filo di olio con uno spicchio di aglio e  le alici del Mar Cantabrico. Fare sciogliere le alici e togliere lo  spicchio di aglio. Aggiunge le olive nere tagliate a metà o a rondelle e  poi le cimette di cavolfiore appena cotte e mescolare facendo  insaporire per alcuni minuti, aggiungendo poca acqua di cottura per  mantenere morbido il condimento. Regolare di sale e pepe e aggiungere a  piacere un poco di peperoncino piccante.
Quando  la pasta sarà cotta al dente scolarla e mantecarla con il condimento a  fuoco vivo aggiungendo una spolverata di parmigiano reggiano e una  spolverata di pangrattato fatto tostare con poco olio in un padellino.
Ruote pazze al cavolfiore violetto
Ruote pazze Benedetto Cavalieri

E' un formato di pasta molto originale prodotto in un pastificio artigianale di Maglie in Puglia così chiamate nella tradizione salentina perchè non sono perfettamente circolari e dopo la cottura non si schiacciano come accade per altri formati di pasta e consentono al condimento di penetrare bene all'interno della ruota. La famiglia Cavalieri già dal 1800 era dedita alla coltivazione del grano duro nel centro della Puglia, ma è dal 1872 che Andrea Cavalieri, mettendo a frutto il patrimonio di esperienze nella coltivazione e molitura del grano duro, ereditate dal padre Benedetto Cavalieri inaugura nel 1918 il  pastificio con il nome del padre lavorando il grano duro “fino selezionato” delle soleggiate colline di Puglia e Basilicata. Da quel giorno la parola d’ordine è la qualità  che è raggiunta con un metodo di lavorazione che viene definito “delicato” per la prolungata impastatura, la  lenta gramolatura, la pressatura e la trafilatura al bronzo seguite da una lenta essiccazione a bassa temperatura. Questo metodo di lavorazione consente di custodire il sapore tipico del grano ed assicura una consistenza assolutamente naturale e una grande permeabilità ai condimenti. Questo metodo di lavorazione garantisce anche la completa conservazione dei preziosi valori nutritivi del grano duro di buona qualità che viene utilizzato per la preparazione della pasta. Una curiosità: le ruote pazze sono citate nel film di Ferzan Özpetek “Mine Vaganti”.
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